LA REPUBBLICA È STATA "CONCEPITA" A SORRENTO.


Il 2 giugno del 1946,  il 78% gli elettori della circoscrizione Napoli-Caserta (che comprendeva Sorrento) si erano espressi a favore della monarchia. Quando alle quattro e trenta del 5 giugno venne annunciato l'esito del referendum e la vittoria della Repubblica, non mancarono le manifestazioni di dissenso. A Napoli  la  protesta organizzata per il giorno undici dai monarchici finì in maniera tragica. Negli scontri con la Polizia a Via Medina, morirono undici manifestanti e oltre un centinaio furono trasportati in ospedale con ferite più o meno gravi. Anche a Sorrento, come riportato dal "Corriere", qualche giorno dopo e precisamente il 16 giugno alle ore 18: "centinaia di pescatori del rione Marina Grande, bandiera sabauda in testa, muovevano in corteo verso le principali arterie cittadine manifestando al grido di Viva il Re e Viva Casa Savoia la loro devozione alla monarchia. Al gruppo si univano lungo il percorso parecchi cittadini del centro in quantità sempre maggiore fino a Piazza Tasso. I dimostranti quindi si disperdevano senza provocare incidenti ". 
Tuttavia un testimone diretto di quegli eventi, mi ha narrato che i monarchici continuarono la protesta all' esterno di Villa Tritone, la Villa che ospitava Benedetto Croce, perché era in questo posto che a detta di molti era stata
"concepita" la vittoria repubblicana. Qui infatti Croce, nei mesi precedenti, aveva pianificato con il futuro primo presidente della repubblica italiana, Enrico De Nicola e altri politici ed intellettuali le mosse che consentirono lo scacco matto al Re. 
Negli anni più bui della seconda guerra mondiale dunque, Villa Tritone è stata un simbolo. Di resistenza e riscatto. E lo è stata grazie al suo ospite d' onore: Benedetto Croce.
Qui, in fila si recarono in una sorta di pellegrinaggio laico, Palmiro Togliatti, il maresciallo Badoglio, Rodinò, Carlo Sforza, Tarchiani, Cianca, Enrico De Nicola, il Principe Umberto, e in ordine sparso gli ambasciatori dei presidenti "alleati" Roosevelt, Stalin e Winston Churchill. Mentre le bombe continuavano a cadere su Napoli e su tutto lo stivale, a Sorrento, nelle stanze di Villa Tritone, non solo si recuperò l'orgoglio di sentirsi italiani ma venne offerto un contributo fondamentale alla vittoria sui regimi. Qui, grazie a Benedetto Croce, vennero gettate le basi della nuova Italia.
Libera, unita e democratica.

Pm.😎

Fonte:
✒️Sorrento dall' Impero alla Repubblica
_di Goffredo Acampora.
✒️ Corriere.
🗣️ Racconti orali.
peppemarescatuttoattaccato.blogspot.com 

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