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Visualizzazione dei post con l'etichetta Vico Equense

Bud Spencer e il primo tuffo a Seiano.

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" State tranquilli, tanto o' guaglione sapė nuotá ". Disse Ninuccio, bagnino e "maestro" di nuoto alla Marina di Seiano dopo aver lanciato in acqua un piccolissimo Carlo Pedersoli (Bud Spencer). E questo è stato il primo tuffo di un atleta che prima di diventare l'attore che tutti abbiamo amato, ha partecipato a ben tre Olimpiadi e vinto per sette volte, i campionati nazionali di nuoto dei 100 metri stile libero.  Pm .😎 #scaccia😎 https://peppemarescatuttoattaccato.blogspot.com 🕵️Fonte:  #goggle @wikipedia @vesuviolive @budspencerofficial #vicoequense #marinadiseiano @murranomare  #sorrentocoast #nuoto @federnuoto #🏊

Il commercio del ghiaccio e la Madonna della neve.

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Oggi è facile avere del ghiaccio a disposizione. Ma una volta era un privilegio riservato solo ai nobili. E inoltre non è che era così semplice produrlo. Durante l' inverno infatti si provvedeva a raccogliere la neve in delle grandi fosse. Ed infine a ricoprirla con diversi strati di foglie e di terra. Nel 1571 sul Monte Faito esistevano ben ventidue di queste fosse. Appena arrivava un ordine d' acquisto, la neve veniva stipata in sacchi di juta (poi caricati sui muli) e trasportata fino alla Marina di Vico. Qui nei depositi dell' Arrendamento della neve di Napoli ( l' ente che gestiva questo commercio) i dipendenti ". .. pesavano la neve in piatti di bilancia bucati, per far defluire l'acqua in eccesso *1".  Dopodiché a gran velocità i sacchi partivano a bordo di gozzi e feluche verso il porto di Mergellina. Ma i "nevaioli" oltre ai problemi legati alle condizioni atmosferiche (inverno caldo, piogge eccessive, maltempo di mare etc) ...

Vico Equense 1799, lo scontro di finale.

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24 gennaio 1799. Vico Equense. Danze, musiche e spari di mortaretti. L’ albero della Libertà piantato nella piazza del Sobborgo. Così era stata salutata l'ingresso della Repubblica Partenopea. Sembrava l’alba di un mondo nuovo.  " Libertè, Egalitè e Fraternité" .  Principi sulla carta belli. Sulla carta. Nei fatti successe il contrario. Dopo i primi entusiasmi, il popolo iniziò a voltarsi indietro. Val bene combattere per il riconoscimento dei diritti ma se il nuovo “governo” non era capace di garantire il pane in tavola, allora tanto valeva tornare sotto la coperta sicura dei Borbone. E così nei mesi successivi, i casali iniziarono a “girarsi”. Preazzano, Moiano, Massaquano, Arola, la causa della repubblica perdeva via via i suoi feudi. In collina le bandiere regie iniziarono a sventolare ovunque. Ad aprile inoltrato, l’ ultimo baluardo fedele alla causa repubblicana rimase il centro di Vico. Dalle colline guidati dai fratelli Masturzo di Arola, i “lealisti” ...

I Casini di caccia del "Re Bomba"

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A Messina , la rivolta siciliana del 1848 , l' aveva fatta sopprimere facendo sparare sui manifestanti, da qui, il triste appellativo che lo accompagnava. Ferdinando II , il " Re Bomba ", sovrano del delle Due Sicilie , un regno in preda a lotte intestine, e profonde disuguaglianze tra la Capitale e le periferie, ma anche in piena evoluzione. La prima ferrovia della Napoli - Portici , le officine di Pietrarsa , la riforma dei codici civili, sono solo alcuni dei suoi successi. Ferdinando, la passione per la caccia, l' aveva ereditata dal nonno ( Ferdinando I il Re "Lazzarone" ), e le colline vicane, gli sembrano subito un luogo adatto per praticarla. I Casini di caccia a Montechiaro , divennero così la sua meta preferita. Una nave attraccata alla Marina di Seiano , era sempre a disposizione per salpare alla volta di Napoli, in caso di missive urgenti da recapitare ai ministri rimasti al "Palazzo". Inoltre, la str...

E oggi come allora.... FORZA TICCIANO.

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Ticciano vince sempre, anche le partite difficili, come quella del derby del 30 aprile 1953. Quando la squadra ticcianese, davanti a * centomila tifosi, s' impose sul Fornacelle con un perentorio 16 a 8. Pm. 😎 *N.b . Forse il numero degli spettatori è leggermente arrotondato per eccesso, ma di sicuro quel giorno assiepati sugli spalti del campo di Santa Maria, dovevano esserci moltissime persone. ✏️ Foto pubblicata da Ciro Coppola nel gruppo: "Ticciano la nostra storia."  peppemarescatuttoattaccato.blogspot.com  #scaccia😎 

La Cappella di Santa Lucia a Massaquano

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La Cappella di Santa Lucia a Massaquano (Vico Equense) è stata fondata nel lontano 1385, dal nobile don Bartolomeo De Cioffo , che la costruì mantenendo una regola: soltanto un sacerdote discendente da questa famiglia o che comunque portasse questo cognome ( poi mutato in Cioffi ), poteva officiare messa in questo luogo. Nei secoli successivi, trovare un prelato che rispondesse a questa caratteristica divenne via via più difficile, e nel 1984, il beneficio della famiglia Cioffo, passò nei beni della Parrocchia di San Giovanni Battista a Massaquano . Caso volle che negli anni novanta, proprio un parroco, Don Antonio Guida , estraneo a qualsiasi legame con il fondatore della cappella, riuscisse, grazie alla sua enorme cultura e curiosità a restituirle l' antica bellezza.  Nel 1877, infatti una scellerata scelta di un altro prete, Gennaro Cioffi , diede il via a dei lavori di rifacimento, che portarono alla copertura con la calce degli affreschi trecenteschi. Don Antonio, ...

1799, Gli alberi della libertà a Vico Equense.

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1799 , un anno di grandi fibrillazioni e smottamenti, sia  politici che culturali. Gli ideali di libertà ed uguaglianza nati con la rivoluzione francese, avevano conquistato le coscienza di studiosi e pensatori napoletani, che posero le basi per la Repubblica Partenopea . La corte borbonica che in quegli anni non brillava certo per iniziativa ed intuito,  rimase sorpresa dalla sollevazione popolare e alle prime rappresaglie, si vide costretta a lasciare il Palazzo Reale di Napoli e a darsi alla fuga. A Vico Equense così come nel resto delle province, le nuove Municipalità, a simbolo della loro vittoria eressero: "gli Alberi della Libertà" . Sulle colline vicane, questi alberi che erano la vera bandiera della rivoluzione da sventolare contro gli antichi sovrani e i soprusi subiti dai signorotti locali, vennero impiantati a: °Moiano ( nella piazza antistante la Chiesa di San Renato Vescovo) °Ticciano ( nel largo al lato destro della Chiesa di San Mi...

" Più che alla tavolozza devi pensare alla tavola.."

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Don Pinuzzo, era il parroco del Santuario di Santa Maria Visita Poveri di Bonea a Vico Equense, ed anche un apprezzato poeta.  Don Pinuzzo, inoltre, era molto conosciuto, per l' usanza che aveva, di inviare, a tutti i suoi parrocchiani di Bonea, sia a Pasqua che a Natale, dei santini ''modificati" con una frase di auguri scritta da lui.  Durante la seconda guerra mondiale, strinse una forte amicizia con il governatore americano di base a Vico, Michael Angelo Musmanno e con il pittore Antonio Asturi . Quando a guerra finita, Musmanno invitò Asturi a seguirlo negli Stati Uniti, prospettandogli, un futuro ben remunerato e un facile successo alle Gallerie d'arte di New York.  Don Pinuzzo,  preoccupato che Antonio ( che aveva famiglia ) una volta giunto negli States, cedesse alla corte delle belle signorine americane, gli si avvicinò e con fare deciso gli disse: "Più che alla tavolozza devi pensare alla tavola.." Per la cronaca, Antonio Asturi, i...