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Visualizzazione dei post con l'etichetta Massalubrense

TORCA E NEW YORK UNITE DA UNO SCALINO.

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. 🗽 🇺🇸⛪🇮🇹 LA CHIESA DI SAN TOMMASO APOSTOLO A TORCA (MASSALUBRENSE) NEL NOVECENTO VENNE RESTAURATA GRAZIE AL CONTRIBUTO ECONOMICO DEGLI ABITANTI DEL RIONE CHE ERANO EMIGRATI NEGLI STATI UNITI. PER RINGRAZIARLI, LA COMUNITÀ LOCALE SCELSE DI FAR INCIDERE SULLO SCALINO DI INGRESSO DELLA CHIESA LA SCRITTA "NEW YORK". Pm.😎 #scaccia😎 https://peppemarescatuttoattaccato.blogspot.com/ @peppemaresca #torca #massalubrense #newtork #newyork #penisolasorrentina #sorrento #🗽 #🇮🇹 #🇺🇸 #curiosità

La Samp e Il tricolore festeggiato a Puolo.🇮🇹

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Che Sampdoria. E che vittoria. Campione d' Italia davanti al Milan degli olandesi e al Napoli di Maradona. È il 19 maggio del 1991, battendo il Lecce, la squadra allenata da Boskov porta il tricolore a Genova per la prima volta sulla sponda doriana. In rosa giocatori come: Pagliuca, T.Cerezo, Pietro Vierchowod, Attilio Lombardo, Marco Lanna e i gemelli del gol Vialli e Mancini. Uno scudetto storico che alcuni di quei calciatori decisero di festeggiare a Puolo. Tra giugno e luglio infatti si ritrovarono qui, alla trattoria St.Raphael, a brindare ad una vittoria che li aveva consegnati alla storia del calcio italiano. * Nota: Sto cercando di risalire ai nomi di tutti i giocatori della Sampdoria che festeggiarono lo Scudetto a Puolo. Chi ha maggiori informazioni oppure magari ha foto di quel giorno mi può contattare? Ne sarei contento, come Fabio Fazio il 19 maggio. Pm.😎 https://peppemarescatuttoattaccato.blogspot.com #scaccia😎  🧐 Fonte: ✒️Petrapoli_Dove  batte il...

Santa Maria a Tentarano.

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“(...) La comitiva giunse con gran fatica sulla cima di un monte per visitare la chiesa di S. Maria de Reto ( Madonna del Loreto )  della località di Tentarano”.   E’ il 1593, Girolamo Peruzzi è un visitatore apostolico. Ha il compito quindi di indagare sullo stato dei beni ecclesiastici delle diocesi e di presentare una relazione alla Santa Sede a conclusione delle indagini. E indagando indagando, giunge all’ Acquara, dove dopo aver ispezionato la Chiesa di San Vito, prosegue fino alla Chiesa di Santa Maria in località Tentarano . Costruita grazie alla Famiglia Aprea non “dopo alla fine del XV sec”, quella che ai giorni nostri ci appare come una piccola cappella, all’ epoca della visita di Girolamo si presentava in tutt’ altro splendore. Era dotata di un campanile, di un altare maggiore e sulle pareti si potevano ammirare bellissime pitture di Santi. E Santa Maria a Tentarano, continuò ad essere molto frequentata anche negli anni successivi. Alla festa, che qui s...

1 Maggio ricordando gli operai della Baia di Ieranto

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Esiste un posto in Penisola Sorrentina che rappresenta l' esempio di quello che è stato il mondo del lavoro prima delle conquiste sindacali. Si tratta della Baia di Ieranto , luogo ora incantevole ma dove un tempo neanche tanto lontano, vi era un grande stabilimento di estrazione mineraria.  Qui gli operai subivano dei trattamenti ai limiti della legalità tanto che spesso per gli incarichi più rischiosi, venivano impiegati minatori poco più che bambini. Alcuni di loro,  trovarono la morte proprio a causa delle scarse condizioni di sicurezza in cui erano costretti a svolgere il proprio lavoro. La sollevazione popolare a simili tragedie e la lotta politica, hanno portato ad ottenere le  tutele e il riconoscimento dei diritti che oggi ci consentono di lavorare con dignità.  Buon Primo Maggio e non dimentichiamo mai il sacrificio di: Carlo Cacace,  Sebastiano Gargiulo, Antonio Mellino, Antonio Melis, Eduardo Piccardi, Beniamino Sc...

Il PRINCIPE CARLO ALLA BAIA DI IERANTO

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"... Involtini di melenzane, capocollo di Agerola, salame massese, alici marinate, carciofini sott' olio,  provoloncino del Monaco " la tavola è imbandita, e tutti stanno con lo sguardo all' insù. È il 7 novembre del 2002, giorno senza vento e un sole estivo, il Principe Carlo d' Inghilterra sta atterrando alla Baia di Ieranto . " Che spettacolo, ma esistono ancora di questi ulivi? " -  la sua prima domanda. Poi, la visita alla Torre del Viceré, il Frantoio, un pensiero ai giovani operai morti durante la deflagrazione di una mina, " E dove si va di qua? "  - " Principe, ma l' aspettano agli scavi di Ercolano .. " Un goccio di liquore al carrubo, un brindisi con il mirtillo bianco, e: " Salvatore mi devi lasciare la ricetta "  -  " Principe bisogna andare ". " Raccontatemi prima di Ulisse, delle Sirene, dei Saraceni.. " Gli elecotteri sono pronti. Una foto, un ultima...

RIVO SPARTIMIENTO , IL CONFINE TRA MASSA LUBRENSE E SORRENTO.

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Il  Rivo Spartimiento   (come suggerisce il nome ndr),  segna il confine tra i comuni di Sorrento e Massalubrense. Due edicole votive,  "accolgono o salutano"  il viandante che passeggia in questi luoghi. Oggi, attraversarlo è ovviamente semplice ma una volta, ai tempi delle continue scaramucce tra massesi e sorrentini, avventurarsi in questi luoghi non era certo consigliabile. Pm😎 peppemarescatuttoattaccato.blogspot.com  #scaccia😎 💡FONTE: ¶ Racconti orali di CICCIO LEONIDA. 

L' impresa di Manhés e Barbarà.

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Capri , 3 Ottobre 1808, le truppe di Gioacchino Murat hanno circondato le terme di Tiberio, dove gli inglesi stanno organizzando l' ultima strenua resistenza. Il loro colonnello, Hudson Lowe , si vide quindi costretto ad innalzare la bandiera "parlamentaria" per dare così inizio alle trattative di resa con il generale francese Lamarque. Lowe, col patto di non muover guerra alla Francia,  Napoli e la Spagna, per un periodo di un anno, ottenne che la sua guarnigione fosse trasportata in Sicilia e lasciata in libertà. Accordi però che per essere definitivi, bisognava far ratificare al Re di Napoli, Gioacchino Murat, che in quel momento si trovava a Massalubrense presso Villa Doria all' Annunziata, da dove, facendo la spola con la zona della Punta della Campanella, osservava l' evolversi della battaglia. Quando si rese conto che dal porto di Capri, un’ imbarcazione francese con la bandiera “parlamentaria” issata sull’ albero di poppa, stava prendendo il ...

LE JANARE E LA GELOSIA DELLE DONNE MASSESI.

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Un tempo molti massesi emigrarono in Argentina per lavoro, e le donne che erano rimaste in paese preoccupate che i loro mariti potessero tradirle, scendevano per la strada del  Borgo di Nerano  e si recavano a chiedere aiuto alle  JANARE  che abitavano nella  Baia di RECOMMONE . Quest'ultime a bordo delle loro scope volavano in Argentina e in poche ore tornavano sulla spiaggia della Marina del Cantone dove ad attenderle trovavano le mogli degli emigranti. Qui le rivelavano se il marito era rimasto fedele o se era il caso di tradirlo a sua volta. Pm. @peppemarescatuttoattaccato  #scaccia😎 Fonte: °F. S. MOLLO °da un racconto di CICCIO LEONIDA.

1 maggio 1808, la forca al Torrione.

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Massalubrense , domenica 1 maggio 1808, al Torrione sono accorsi in molti, il banditore nei giorni precedenti lo aveva annunciato girando per tutto il paese. Ci sarebbero state ben cinque esecuzioni. " Traditori, inutili spie " li aveva apostrofati. Al tribunale militare di Cava dei Tirreni, la condanna era stata chiara, erano fiancheggiatori degli inglesi. A Capri, viaggiando di notte, su piccole imbarcazioni, portavano notizie ai soldati britannici che occupavano l' isola, e viveri alla popolazione. Così recitava la sentenza. Pertanto dovevano essere condannati a morte. Era da tempo che,  Giuseppe Bonaparte , il re di Napoli, oltre che a convivere con la figura ingombrante del fratello Napoleone, doveva subire lo smacco di Capri, che nonostante i ripetuti tentativi di attacco, era ancora in mano alla corona inglese.  Sconfitte, che tra la gente, generava scherno e pettegolezzi : " I francesi non so' buoni " si bisbigliava tra i vicoli della Pen...

LA CANTINA DI "VINCENZONE" A TORCA

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 " Vincenzone è tornato ."  La voce corre in paese, "o'mericano"  ora è a Torca. Alto, grosso  e con un bel carico di dollari da spendere. Ma come investirli? Una cantina nuova  in piazza a Torca, gli sembra subito una buona idea. Vincenzo Persico (questo il suo nome all'anagrafe) decide di aprirla proprio dietro la chiesa di San Tommaso, quella stessa chiesa sui cui gradini campeggia la scritta New York. Un ringraziamento agli emigranti di Torca, che  dalla grande Mela, avevano inviato  i  soldi per i lavori di restauro. Aperta la cantina, gli affari per Vincenzone vanno subito alla grande, c'è la fila per entrare, anche se il vino che serviva, era piuttosto "accimmato". Così si diceva in giro. Ma gli incassi si sa, non fanno gola solo al proprietario e all'esattore delle tasse. Nasiente e Peppino "O' terremoto", ci misero subito il pensiero. Un lavoro non lo tenevano, e il desiderio di cercarlo manco. Quella ricc...