Il PRINCIPE CARLO ALLA BAIA DI IERANTO

"... Involtini di melenzane, capocollo di Agerola, salame massese, alici marinate, carciofini sott' olio,  provoloncino del Monaco" la tavola è imbandita, e tutti stanno con lo sguardo all' insù. È il 7 novembre del 2002, giorno senza vento e un sole estivo, il Principe Carlo d' Inghilterra sta atterrando alla Baia di Ieranto.
"Che spettacolo, ma esistono ancora di questi ulivi?" -  la sua prima domanda. Poi, la visita alla Torre del Viceré, il Frantoio, un pensiero ai giovani operai morti durante la deflagrazione di una mina, " E dove si va di qua?"
 - "Principe, ma l' aspettano agli scavi di Ercolano .."
Un goccio di liquore al carrubo, un brindisi con il mirtillo bianco, e: "Salvatore mi devi lasciare la ricetta"  -  "Principe bisogna andare".
" Raccontatemi prima di Ulisse, delle Sirene, dei Saraceni.."
Gli elecotteri sono pronti.
Una foto, un ultima foto. "Che vista sublime, quasi invidio il Custode che vive qui".
Non si può più rimandare la partenza, 
"Sì, ma Il vassoietto di Santarose, lo porto con me".
Sono le 16.15, il Principe Carlo, si scorge dal finestrino, "Quanta bellezza" esclama con SIR John Shepherd, seduto al suo fianco, 
 e insieme, guardano la Baia di Ieranto per l' ultima volta.

Pm. 😎
@peppemarescatuttoattaccato 
PEPPEMARESCATUTTOATTACCATO.BLOGSPOT.COM 

✒️FONTE:

- L' erede al trono sulla torre del Viceré _di Antonino De Angelis.

📸 FOTO:
- Archivio Alamy. 
- Sorrento Magazine.

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