La Cappella degli "Arnese".


1946. Finalmente. 

Nicola Arnese ci era riuscito. Il quadro della Vergine Addolorata aveva finalmente trovato casa. In un tornante di Via Fregonito, nel Monte di Sant' Antonio a Sorrento. Un quadro al quale Nicola era particolarmente legato. A dipingerlo, dietro sue pressanti richieste, erano stati i figli della signora Carmela Marino. La titolare della fabbrica di mattonelle presso la quale lavorava. 
Il progetto della chiesetta era partito alla fine degli anni trenta.
All'inizio, si trattò di una piccola edicola votiva, poi grazie alla generosità di Mosè Persico, che donò la terra, ed al lavoro di tre operai della Cava di Puolo, si rese possibile realizzare l’intera costruzione. 
Colpito da tale abnegazione, il Padre francescano Gian Crisostomo D’ Antonio, per la nuova cappella, volle donare a Nicola Arnese, la statua della Madonna Addolorata. Una statua che una volta, faceva bella mostra di sé nella Chiesa di San Francesco a Sorrento.

In breve tempo dunque, la piccola cappella divenne un punto di riferimento per tutta la comunità sorrentina. Con tanto, fra maggio e giugno (dietro la regia del Parroco di Priora Don Peppino Fontanella) di una  festa “patronale” accompagnata dallo spettacolo di fuochi pirotecnici e dalla degustazione del torrone preparato dallo stesso Nicola. Poi arrivarono gli anni settanta e con essi anche l'organizzazione della “Via Crucis” fino alla Cappella “degli Arnese”, le 14 stazioni in marmo donate da altrettante famiglie o parrocchie, e la grande Croce che illumina il monte.

Pm. 😎
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🕵️‍♂️Fonti:
🗣️ Racconti orali.
✒️ L' Addolorata del monte di S. Antonio ( nei racconti di Nicola Arnese) _di Antonino Cuomo.


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