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🏰👻 La torre dei Falchi e il fantasma della Contessa 🏰👻

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Una torre medievale. Quasi trenta metri; la seconda più alta in Europa. Per una volta i francesi ci tolgono il primato. Anche se a voler essere precisi, quella di Casertavecchia resta comunque la torre medievale "abitata" più alta. Ad Aigues-Mortes in Provenza non hanno inquilini, mentre la torre dei Falchi "ospita" ancora oggi una contessa: la contessa Siffridina. O meglio, il suo fantasma. Intrighi di palazzo e guerre di successione in pieno medioevo, portarono Siffridina a scontare la pena del: "carcere a vita" a Trani. Una volta morta però il suo spirito è tornato a Casertavecchia. Il luogo del cuore. Il posto dove si è innamorata perdutamente di Tommaso d' Acquino e dove è nato il figlio Riccardo. Oggi in molti sostengono che di notte: "lo spirito della Contessa se ne va a passeggio tra la torre e i giardini del castello". Lamentandosi del tempo andato e dei torti subiti. Pm.😎 #scaccia😎 https://peppemarescatuttoattaccato.bl

Due Popoli Due Stati

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A Gerusalemme sono stato lo scorso Gennaio. Ho respirato quell' aria. Imparando a convivere nel pericolo. A sentirlo come "normalità".  Ho visto un ministro israeliano passeggiare nel cortile della Moschea Al-Aqsa. Così per il gusto di provocare. Sapendo bene che a quell' azione sarebbe corrisposta una reazione. Ho visto le disuguaglianze nella parte Est. I soprusi. La paura e la rabbia. Negli occhi della comunità arabo - palestinese.  Ho letto, mi sono informato. Ho ascoltato storie tremende arrivare aldilà del muro. Sono tornato a casa il giorno prima dell' attentato alla Sinagoga. Potevo esserci io. Rimasero uccisi dei ragazzi israeliani. Innocenti. Come innocente era Noa. Come innocenti sono le vittime di Hamas. Come altrettanto innocenti sono le vittime del governo Netanyahu. Il più spietato ed infame di sempre.  Un governo che in Israele stava cadendo. Perché nelle piazze di Tel Aviv, ho visto sfilare migliaia di persone che chiedevano il cambiam

Primo Maggio: "Fischia il Vento"

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Felice Cascione, è un giovane medico. È il settembre del 1943 e si trova sui monti dell' Alta Valle di Andorra. La sua scelta "partigiana" l' ha portato ad imbracciare un fucile per combattere i nazifascisti. Però Felice nome di battaglia "Megu" oltre al fucile, nella fondina, ha anche una penna. E quando non infuria la battaglia, scrive.  I partigiani italiani non hanno una canzone tutta loro. Canticchiano l' Internazionale, ma "Megu" comprende che ci vuole qualcosa di più. Così di getto scrive "Fischia il Vento". La canzone diventa subito virale. Anche se manca qualcosa per renderla veramente unica. Una melodia orecchiabile. E la melodia gliela consegna Giacomo Sibilla, detto "Ivan" per essere appena tornato dalla Campagna di Russia. Dove dai prigionieri e dalle ragazze russe, ha imparato un brano che ha una sonorità da Loop. Si tratta di Katjuša. Megu capisce subito che la musica di Katjuša renderebbe "Fi

-Il Barbiere che si lamentava della Fontana di Trevi -

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" Eh così non mi piace !" " Eh così non và !" Nicola Salvi a quel barbiere non lo sopportava più. È da quando gli hanno affidato l' incarico di "rendere monumentale" la fontana delle Vergini nel Rione Trevi, che se lo trova tutti i giorni davanti al cantiere. A lamentarsi. A dire questo e quello. Il barbiere aveva il suo negozio al piano terra del Palazzo Castellani e mal vedeva la costruzione della nuova fontana proprio di fronte. " Archite' voi non vedrete la fine dei lavori ", gli disse l' ultima volta che si erano incontrati. O meglio scontrati. E se questa è la goccia che fa traboccare il vaso. " Che vaso sia ". Pensò Nicola. Spinto dalla rabbia, decise che davanti alla vetrina del barbiere "nemico" doveva essere scolpito un vaso: " così grande da toglierli ogni visuale, sia a lui che ai clienti ".  E così avvenne. Quindi se passate dalla Fontana di Trevi, dopo aver lanciato le tre monet

TORCA E NEW YORK UNITE DA UNO SCALINO.

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. 🗽 🇺🇸⛪🇮🇹 LA CHIESA DI SAN TOMMASO APOSTOLO A TORCA (MASSALUBRENSE) NEL NOVECENTO VENNE RESTAURATA GRAZIE AL CONTRIBUTO ECONOMICO DEGLI ABITANTI DEL RIONE CHE ERANO EMIGRATI NEGLI STATI UNITI. PER RINGRAZIARLI, LA COMUNITÀ LOCALE SCELSE DI FAR INCIDERE SULLO SCALINO DI INGRESSO DELLA CHIESA LA SCRITTA "NEW YORK". Pm.😎 #scaccia😎 https://peppemarescatuttoattaccato.blogspot.com/ @peppemaresca #torca #massalubrense #newtork #newyork #penisolasorrentina #sorrento #🗽 #🇮🇹 #🇺🇸 #curiosità

La Suburra

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Suburra (sub-urbe, "sotto la città" ) la zona più malfamata dell'antica Roma. Abitata da criminali, spacciatori di oppio e poco di buono, attraversarlo voleva dire correre grossi rischi di essere rapinati o uccisi. "..Alla libidine atroce ogni strada era Suburra", così la descrisse secoli dopo Gabriele D'Annunzio. Ed in effetti questo era considerato il quartiere a luci rosse della città eterna. Il luogo dove poter soddisfare ogni tipo di trasgressione.  La voce popolare racconta che ogni sera l' imperatrice Messalina, dopo essersi travestita da prostituta, si recava nella Suburra per concedersi ai gladiatori che frequentavano le case per appuntamento. Nella "Satira VI", il poeta romano Giovenale racconta che:  "Messalina, lavorava in un bordello, con un nome d' arte: La Lisisca" (donna cagna/lupetta).  Ma nella Suburra nacque anche colui che rese Roma un Impero senza confini: l' imperatore Giulio Cesar

Bud Spencer e il primo tuffo a Seiano.

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" State tranquilli, tanto o' guaglione sapė nuotá ". Disse Ninuccio, bagnino e "maestro" di nuoto alla Marina di Seiano dopo aver lanciato in acqua un piccolissimo Carlo Pedersoli (Bud Spencer). E questo è stato il primo tuffo di un atleta che prima di diventare l'attore che tutti abbiamo amato, ha partecipato a ben tre Olimpiadi e vinto per sette volte, i campionati nazionali di nuoto dei 100 metri stile libero.  Pm .😎 #scaccia😎 https://peppemarescatuttoattaccato.blogspot.com 🕵️Fonte:  #goggle @wikipedia @vesuviolive @budspencerofficial #vicoequense #marinadiseiano @murranomare  #sorrentocoast #nuoto @federnuoto #🏊

Via Sorelle De Gennaro - la strada più breve di Sorrento ( e forse d'Italia 😉)

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Via Sorelle De Gennaro - la strada più breve di Sorrento ( e forse d'Italia 😉) Una scalinata, uno slargo sul quale si affaccia un attività commerciale e l'ingresso secondario dell'Ospedale. Eppure nella sua brevità Via Sorelle De Gennaro è a tutti gli effetti una strada, con tanto di numero civico e di targa ben in vista. Ed è bello che sia così perché è grazie alle due Sorelle ( e al marito di una di loro) che oggi per noi sorrentini è possibile avere un Ospedale in pieno centro. La proprietà dove è stato edificato apparteneva alle De Gennaro, che lo donarono al Comune di Sorrento per costruirci la struttura ospedaliera. Pm.😎 https://peppemarescatuttoattaccato.blogspot.com #scaccia😎  #sorrento #😎 #tiraccontosorrento #sorrentocoast #🇯🇲 #monday #viasorelledegennaro

Il Titanic e Sorrento.

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Sembra incredibile ma il disastro del Titanic ha toccato da vicino anche Sorrento. M. A.  Musmanno governatore militare alleato della Penisola Sorrentina, nel suo libro "La guerra non l' ho voluta io", riporta come l' intera vicenda turbò e non poco tutta la nostra città. Tra le migliaia di vittime del Titanic vi era infatti John Jacob “Jack” Astor IV, proprietario del Waldorf- Astoria Hotel di New York. Jacob detto “JACK” è  il cugino di William Waldorf Astor , il celebre miliardario che anni prima, aveva acquistato proprio a Sorrento la splendida VILLA che oggi è conosciuta come VILLA TRITONE. È la primavera del 1915, Jack ha da poco sposato una giovanissima Madeleine Force .  Il loro matrimonio occupa subito le prime pagine dei principali rotocalchi mondiali. Lui divorziato e con un patrimonio immenso, lei di trentatré anni più piccola ma già tra le protagoniste delle notti mondani delle corti europee. I due dopo un lunghissimo viaggio di nozze, per

Venezia: Il medico della peste.

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Quella che oggi è una maschera di carnevale, nel medioevo è stato un "camice" indispensabile per i dottori che volevano visitare i malati di peste. E ridurre così al minimo il rischio di essere contagiati. Una veste lunga a coprire tutto il corpo. Gli occhi protetti da due tondi in vetro. Un bastoncino per non toccare direttamente i corpi dei pazienti. E per finire il caratteristico becco. Che veniva riempito di erbe aromatiche per purificare quanto più possibile l' aria respirata durante la visita. Pm.😎 #scaccia😎 https://peppemarescatuttoattaccato.blogspot.com 

Sorrento: I volti dei caduti nella "Grande Guerra".

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Perché non restituire un volto ai nomi scritti sul marmo? La mia ricerca, è iniziata partendo dalla necessità di rispondere a questa domanda che mi frullava in testa ogni volta che passavo davanti al monumento, che a Piazza della Vittoria a Sorrento, ricorda i sorrentini morti durante le guerre. Cercando on-line ho trovato nell' archivio del sito: 14-18.it , diverse fotografie, atti di nascita, ritagli di giornale e documenti sui caduti della prima guerra mondiale di Sorrento, Piano di Sorrento, Sant'Agnello, Massa Lubrense e Vico Equense. Dopo averle salvate, ho numerato le foto per facilitare la consultazione alla breve biografia, che basandomi sui documenti consultati ho scritto per ogni soldato. Quello che mi lascia una sensazione di forte tristezza è la loro età anagrafica. La prima guerra mondiale si portò davvero via la "meglio gioventù" della Penisola. Essendo una ricerca che vorrei ampliare,  invito quanti ne abbiamo voglia a segnalarmi eventuali errori e a