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1 Maggio ricordando gli operai della Baia di Ieranto

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Esiste un posto in Penisola Sorrentina che rappresenta l' esempio di quello che è stato il mondo del lavoro prima delle conquiste sindacali. Si tratta della Baia di Ieranto , luogo ora incantevole ma dove un tempo neanche tanto lontano, vi era un grande stabilimento di estrazione mineraria.  Qui gli operai subivano dei trattamenti ai limiti della legalità tanto che spesso per gli incarichi più rischiosi, venivano impiegati minatori poco più che bambini. Alcuni di loro,  trovarono la morte proprio a causa delle scarse condizioni di sicurezza in cui erano costretti a svolgere il proprio lavoro. La sollevazione popolare a simili tragedie e la lotta politica, hanno portato ad ottenere le  tutele e il riconoscimento dei diritti che oggi ci consentono di lavorare con dignità.  Buon Primo Maggio e non dimentichiamo mai il sacrificio di: Carlo Cacace,  Sebastiano Gargiulo, Antonio Mellino, Antonio Melis, Eduardo Piccardi, Beniamino Sc...

Il PRINCIPE CARLO ALLA BAIA DI IERANTO

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"... Involtini di melenzane, capocollo di Agerola, salame massese, alici marinate, carciofini sott' olio,  provoloncino del Monaco " la tavola è imbandita, e tutti stanno con lo sguardo all' insù. È il 7 novembre del 2002, giorno senza vento e un sole estivo, il Principe Carlo d' Inghilterra sta atterrando alla Baia di Ieranto . " Che spettacolo, ma esistono ancora di questi ulivi? " -  la sua prima domanda. Poi, la visita alla Torre del Viceré, il Frantoio, un pensiero ai giovani operai morti durante la deflagrazione di una mina, " E dove si va di qua? "  - " Principe, ma l' aspettano agli scavi di Ercolano .. " Un goccio di liquore al carrubo, un brindisi con il mirtillo bianco, e: " Salvatore mi devi lasciare la ricetta "  -  " Principe bisogna andare ". " Raccontatemi prima di Ulisse, delle Sirene, dei Saraceni.. " Gli elecotteri sono pronti. Una foto, un ultima...