AGRIPPA POSTUMO E IL SUO ESILIO A SORRENTO.



6 d. C. Augusto, il primo imperatore di Roma, ha ceduto alle pressioni della nuova moglie Livia: nella capitale, non vi è posto per due eredi al trono. Suo nipote Marco Vipsanio Agrippa Postumo, che Augusto aveva adottato, deve essere spedito in esilio a Sorrento. Nel disegno orchestrato da Livia, il successore al trono è Tiberio, il figlio che ha avuto da Claudio, il primo marito. Agrippa Postumo, quindi rappresenta un pericolo per il suo piano. Pazzo, folle, in preda all' ira, ed incline al vizio: a Roma, persone vicine all' imperatrice, amplificano e diffondono malelingue per screditarlo. 
Non che lui, mantenesse un comportamento talmente irreprensibile, da non far dar credito a queste voci. 
Anzi, pazzo forse lo era davvero, ma sul suo conto, c'è da giurarci, la macchina del fango ha viaggiato a tutto gas. 
Portava, lo stesso nome del padre, un generale romano, scomparso poco prima della sua nascita. La mamma Giulia (che per trame di palazzo subirà anche lei il confinio) invece, era la figlia di Augusto. E proprio per volontà dell' imperatore, che voleva così omaggiare il suo braccio destro in mille battaglie, venne chiamato Agrippa aggiungendovi Postumo, per rendere chiaro, che era nato dopo la morte del genitore.
A Sorrento, trascorse il suo esilio dorato, nella villa di famiglia, situata nei pressi di dove ora sorge il Bellevue Syrene. Convitosi di essere il migliore dei pescatori, per andare a pesca nelle acque antistanti i ninfei della villa, indossava il vestito del Dio del mare: Nettuno. 
 Il clima mite della Penisola, non spense certo la rabbia del giovane Agrippa nei confronti della matrigna. 
Sulla terrazza che si affaccia nel Golfo, scrisse diverse lettere indirizzate ai personaggi più importanti di Roma, in cui denunciò che Augusto ormai succube della moglie era completamente in balia delle sue trame e quindi, inadatto al comando. 
La risposta dell' imperatore, non si fece attendere, e Agrippa trasferito di forza, questa volta nella più lontana Pianosa
Sull' isola toscana, nel 14 d.C., poco dopo la scomparsa del Nonno Augusto (con il quale vi era stato un timido riavvicinamento) Agrippa viene
ucciso, da una coltellata di un centurione che lo aveva in custodia. 
Non è mai stato chiaro il nome del mandante, anche se gli storici, hanno inserito nel registro degli indagati, mettendoli tra i principali indiziati: la matrigna Livia, e il fratellastro Tiberio. 
A Tiberio, gli oppositori del tempo, hanno sempre contestato, che il suo primo atto da imperatore, sia stata la firma su di una condanna a morte.

Pm. 😎
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