Scala: I D' Afflitto e la Basilica di Sant' Eustachio.


Ricchissimi. I D' Afflitto tra il XI sec e il XII si possono tranquillamente paragonare agli Agnelli dei giorni nostri. Per potere e patrimonio. Possedevano terre e ovunque, tra la costiera amalfitana, Napoli, Puglia e la Sicilia. Basti pensare che l' attuale Villa Rufolo a Ravello era di loro proprietà. Tra i fondatori dell' Ordine dei Cavalieri di Malta, I D' Afflitto  sostenevano di essere i discendenti diretti di Sant'Eustachio. Tanto da adottare nello stemma araldico i simboli del Santo: il cervo e una croce.  A Scala che in quegli anni costituiva il centro nevralgico della Costiera, per il Santo di "famiglia" costruirono con uno stile che strizza l' occhio alle costruzioni arabe, una Basilica enorme, considerata tutt'ora tra le più grandi Basiliche (private) del Sud d' Italia. Poi negli anni successivi quel mondo nel quale avevano costruito le loro fortune cambiò in maniera repentina. E i D' Afflitto furono trascinati dritti dritti nella crisi che travolse tutto il Ducato di Amalfi. Così mantenere in buono stato la Basilica di Sant' Eustachio diventò davvero troppo oneroso. Perciò venne abbandonata, e oggi di questo maestoso edificio di culto ci restano solamente ( i pur maestosi) ruderi.

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