Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Amalfi

Cercando Luciano De Crescenzo a Furore.

Immagine
Luciano De Crescenzo aveva una casa a Conca dei Marini, e un giorno sì e l' altro pure saliva a Furore per andare al bar: " Perché il caffè da Ruggero è un altra cosa". Così diceva spesso De Crescenzo, e il suo non era solo un giudizio sulla qualità dell' espresso. Ma anzi dietro questa affermazione, c'era e c'è ancora molto più di filosofico di quanto si possa immaginare. Questo infatti è un bar fatto da uomini d' amore, dove il tempo si vive in larghezza e dove una bevanda chiamata "3%" è la pozione più veloce per l' allegria. A Furore poi, per sua volontà, Luciano De Crescenzo è stato sepolto nel cimitero cittadino, in una tomba dove poter avere "il Vesuvio nel cuore e il  mare negli occhi".  Nella piccola cappella che lo accoglie si possono trovare un tavolino, due sedie, una piccola libreria e un presepe. E a pensarci bene tutto questo è incredibile. Ancora oggi il Professor Bellavista continua a seminare leggerezz...

1947, LA TRAGEDIA SVEDESE DI SCALA.

Immagine
Scala , 18 novembre 1947, ore 16:31: " nel cielo lampi e tuoni e la pioggia che si trasforma in foschia ", un Bristol 170 Freighter dell'aviazione svedese ,  con a bordo diversi piloti di ritorno da Addis Abeba (_ dove avevano consegnato al governo etiope sedici Cacciabombardieri SAAB 17_ ) mentre stava sorvolando il Monte Carro , a causa di un guasto tecnico e delle avverse condizioni meteo, si schianta in località:  Santa Maria dei Monti . Soltanto quattro, furono i sopravvissuti all'impatto ( uno di loro purtroppo morì successivamente in ospedale ) che si salvarono, e ciò avvenne, grazie a dei pastori scalesi che trovandosi nei dintorni al momento del disastro, riuscirono ad estrarli dalla carcassa dell'areoplano. Sul posto, intervennero numerosi abitanti di Scala , che si caricarono in spalla le salme dei venti soldati fino alla Chiesa di San Lorenzo giù in paese, dove era stata allestita la camera ardente.  Il governo di Stoccolma , per ringra...

LA SINAGOGA DI MAIORI

Immagine
Nel casale dei Cicerali a Maiori , in località San Lazzaro , già dal XIII sec. vi era il Ghetto e la Sinagoga della comunità ebraica. Gli ebrei, che in Costiera erano conosciuti per loro bravura  come tintori e per le conoscenze nel campo della medicina, introdussero anche la coltivazione della melanzana violacea tonda. Curiosità  da @wikipedia : "Il termine ghetto deriva dall'omonimo campo di Venezia del XIV secolo. Prima che venisse designato come parte della città riservata agli ebrei era una fonderia di rame: il nome del quartiere deriva dal veneziano geto, pronunciato ghèto dai locali ebrei Aschenaziti di origine tedesca, inteso come getto, cioè la gettata (colata) di metallo fuso. " Pm. 😎 PEPPEMARESCATUTTOATTACCATO.BLOGSPOT.COM #scaccia😎 Fonte: ✏️ Giuseppe Gargano ✏️ Wikipedia