4 Marzo, Casa di Lucio Dalla.


Bologna, 4 marzo 2021,
casa di Lucio Dalla.

                         Odore di sigaretta nell’ aria. Accese e mai aspirate.
Che strani quei quadri appesi al muro. Arabi, donne, ragazzi. George Weah con una mucca. E quanti ricordi ammassati in una valigia piena di terra. Luce soffusa. Soffitto alto. Una madonna osserva la scena. La macchina da scrivere sembra muoversi. Come l’ esibizionista vicino alla porta. 
Lancio le carte sul tavolo. Bestemmio al destino.
                         Fotografie su fotografie. Libri su libri. 
Il Tapiro, un paio di Telegatti. Altri premi.
Il guanto di Padre Pio rinchiuso in una cornice. Chiedo perdono. Poi bevo del vino. 
Lucio dovrebbe rincasare a momenti. Lo aspetto nella stanza del cinematografo. “Matrix” è appena terminato. Sta per iniziare la “Tigre e il dragone”. Giocattoli in fila sul tappeto.
Il dipinto di Caruso mi tiene compagnia e mi ricorda Sorrento. Dove per i ladri e le puttane sono Gesù Bambino. Mio padre faceva il contrabbandiere. Sempre in mare.
In bilico tra inferno e purgatorio.
E’ notte fonda.
A Piazza Grande solo un lampione resta acceso.
Illumina una statua che fissa il tetto di una casa lontana.
Le strofe di taverna diventano una ninna nanna.
"4 marzo 1943" mamma me la cantava stringendomi al petto.
Bologna si addormenta. Ed io con lei.
Il Commendator Domenico Sputo invece è ancora in giro.
Per strada con la sua gatta.
Di rientrare a casa non ne vuol sapere.

Pm.😎
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