JOSEPH A. CALIFANO JR, un "sorrentino" alla Casa Bianca.


"Era la fine di aprile del 1979 - scrive Nino Cuomo, nel suo libro "Incontri di un Sindaco" - quando giunse al comune la comunicazione, da parte del Console USA a Napoli, che il ministro Joseph Califano, aveva espresso il desiderio di visitare Sorrento, patria dei suoi avi, in occasione della sua visita ufficiale in Italia, per incontrare il Presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, ed alcuni ministri del Governo, tra i quali: Spadolini e Tina Anselmi. Il 9 maggio, lo ricevetti al Grand Hotel Riviera, dove giunse con il Console americano di Napoli,  Mr Walter John Silva
Aniello Califano, il celebre "Poeta di Sorrento" era un cugino del padre".

 
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Ma chi era questo ministro Italo americano, che tanto desiderava venire a Sorrento?

Nipote di Giovanni Califano, cuoco di professione, che agli inizi del novecento si era recato a New York in cerca di fortuna, Joseph, nato il 15 maggio del 1931, ha attraversato da protagonista gli ultimi sessant'anni della vita politica americana. 
Iscritto giovanissimo al Partito Democratico, Joseph Califano, nel 1963, durante la presidenza Kennedy, viene nominato assistente del segretario alla difesa, Cyrus Vance; ma è con il Presidente L. B. Johnson, che  diventa uno degli uomini più importanti del paese. 
Nel 1965, è stato infatti uno dei protagonisti, dello storico : "Voting rights act". Questa legge firmata davanti a personaggi del calibro di Martin Luther King, e altri leader dei diritti civili, ha per la prima volta abbattuto la discriminazione razziale negli U. S. A. , garantendo il diritto di voto alle minoranze linguistiche e agli afro-americani in tutta la nazione, ed in particolare negli stati del Sud. Per capire l' incidenza di questa legge, fortemente promossa da Joseph Califano, basta considerare il dato elettorale del Mississippi, dove l' affluenza alle urne dei soli afro-americani è passata dal 6% nel 1964 fino al 59% nel 1969. L' incidenza di Califano, su tante altre riforme,  inserite nel programma conosciuto come "Great Society" è stata tale che il New York Times, lo ha definito: "Il Vice Presidente per gli affari interni".
Lasciato il suo ruolo al fianco di Johnson nel 1969,  Califano torna a Washington,  fortemente voluto dal neo presidente Jimmy Carter, nel gennaio del 1977, e questa volta lo fa in veste di ministro della Salute, Istruzione e Welfare. 
Una sanità a portata di tutti, la lotta all' alcolismo e le prime campagne nazionali contro il fumo, sono i suoi cavalli di battaglia. Ed è proprio la  campagna antifumo a scantenergli contro la dura  controffensiva delle multinazionali delle sigarette. 
"Califano è pericoloso per la salute" erano i cartelloni che nel meridione, vennero inalzati ai lati delle strade. I governatori del Kentucky,  e del North Carolina, spinti dalle pressioni dei produttori di Tabacco, presentarono contro di lui una richiesta di "impeachment". 
Il presidente Jimmy Carter, che in quel frangente era impegnato nella campagna elettorale per la rielezione, non poté far a meno di sollevarlo dall' incarico, troppo alto, secondo l'entourage democratico, il rischio di perdere consensi al Sud. 
Ma Joseph Califano, prima di lasciare il suo posto di comando al ministero, riuscì ad appuntarsi al petto, un altra medaglia; ordinò infatti al servizio Sanitario Pubblico, di cancellare la sua caratterizzazione ufficiale dell' omosessualità,  dichiarata come: "una malattia o un difetto mentale", una definizione che le autorità, avevano usato anche per negare,  a molti emigranti l' ingresso negli Stati Uniti, solo per il loro orientamento sessuale. 
Dieci anni dopo quel licenziamento, ad una cena a New York, Jimmy Carter lo prese sottobraccio e gli confessò: "Sul Tabacco avevi ragione ed io dannatamente torto". 
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La considerazione che Joseph aveva della sua terra, la espresse tutta nella dichiarazione che rilasciò, a Sorrento davanti  al Sindaco Nino Cuomo, e proprio mentre si faceva scattare una foto ricordo sotto la targa dedicata al poeta 
di " famiglia" Aniello Califano:

"Ogni popolo di cultura occidentale ammira la grandezza della civiltà che questa terra esprime, da quella greca a quella medievale,  al genio di Torquato Tasso, alla tenacia ed alla capacità imprenditoriale della sua gente,  fin dall' epoca del Grand Tour. "

Firmato, Joseph Anthony Califano Jr, un americano orgogliosamente sorrentino. 

Pm. 😎
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💡📸 Fonti:

¶ Incontri di un Sindaco _ di Nino Cuomo. 
¶ Intervista con Joseph Califano _ sul sito pennpolitical.org
¶ New York Times 
¶ @WIKIPEDIA


📸Joseph Califano con il Presidente degli Stati Uniti, L. B. Johnson. 


📸 Il presidente Lyndon B. Johnson incontra  Luther King, Jr. alla firma del Voting Rights Act del 1965.



📸 Joseph Califano con il Presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter. 

📸 Al centro Joseph Califano  con il Sindaco di Sorrento, Nino Cuomo e il Console degli Stati Uniti di Napoli.
(Sorrento, aprile 1979)


📸 Sorrento, Via Aniello Califano. 

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