Però non nominategli "Marechiaro".


"Carulì, Era de maggio e Oilì, Oilà, o magari per  Assunta Spina. Perché non mi ricordano per queste opere?"

Marechiaro gli aveva dato soldi e notorietà, ma Salvatore Di Giacomo, non sopportava di essere riconosciuto solamente per essere l' autore del testo di questa canzone che stava facendo ballare tutta Napoli. Anzi allo storico Bar Gambrinus si racconta che  Salvatore Di Giacomo lasciò più che  infastidito il locale, dopo essere stato avvicinato da un attraente signora che gli aveva fatto i complimenti per Marechiaro. La signora gli fece il torto di definirlo il suo capolavoro più grande. Mentre per lui era solamente una canzonetta.

A Sant' Agata sui due Golfi a Massa Lubrense, invece Di Giacomo trascorse lunghi periodi di villeggiatura. Alcuni li ha ricordati con molto piacere. Uno in particolare un po' meno. Qui infatti, nel 1930, un dolore alla vescica lo costrinse ad  una lenta riabilitazione dalla quale non si riprese mai più del tutto.

Pm.😎
#scaccia😎
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