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Stefan Zweig a Sorrento.

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Stefan Zweig aveva un difetto. Era intelligente. Troppo. E ne aveva anche un altro. Sognava un mondo giusto. Troppo. Oppositore delle dittature. Dei nazionalsocialismi, delle camicie nere e dei grandi e piccoli dittatori. Scrittore, poeta, giornalista, drammaturgo. Sintetizzare chi era Zweig non è per nulla semplice. “Pacifista”. Sì, forse questo è l’ unico sostantivo che secondo me riesce a descriverne ( in parte ) la sua essenza. Perchè Zweig pacifista lo era stato dal primo minuto. Anzi, dal primo conflitto mondiale.   « Inerme e impotente, dovetti essere testimone della inconcepibile ricaduta dell'umanità in una barbarie che si riteneva da tempo obliata e che risorgeva invece col suo potente e programmatico dogma dell'anti-umanità ». Così, allo scoppio della grande guerra, descrisse il suo stato d’animo. Ma inerme ed impotente non riuscì evidentemente a starsene. Prese posizioni. Sempre e comunque. Anche negli anni più bui della scalata al potere di Hitler. “ Zw...