Sorrento: La Rufola, baluardo dell' antifascismo.

Tutti, ma proprio tutti. La Rufola al Capo di Sorrento, negli anni delle repressioni e in quelli bui della seconda guerra, accolse dal 1925 in poi i più grandi intellettuali antifascisti. Ospitati da Giuliana Benzoni, in questa villa si riunirono tra gli altri: Gaetano Salvemini, Nello Rosselli, Stefan Zweig, Giorgio Amendola, Umberto Zanotti Bianco, Massimo Gorki, Umberto Morra di Lavriano e Luigi Albertini. E Viva Tedesco nell' introduzione del libro di Giuliana Benzoni - Una vita ribelle - pone un ulteriore accento sull' importanza di questo luogo: " (....) Se vi furono delle radici che permisero al fragile mondo spezzato dal fascismo di sopravvivere, queste sono testimoniate dalle azioni degli anni successivi, dall’opera svolta alla villa de la Rufola, nascosta tra l’ oro dei limoni di Sorrento, nelle cui sale, silenziose e protette, si incontravano gli amici antifascisti, in vacanza dalla politica, non dagli ideali, chiusi nel guscio di un antifascismo ...